You asked for my hustle
I gave you my heart
Because it came with so much more.
Kobe Bryant
Quel much more, che il tuo sguardo svelava ad ogni possesso. Quel much more, aura ineffabile che pervadeva la tua figura, ha ispirato tutti noi, superando i confini dell’hardwood e diventando, prima di ogni cosa, lezione di vita. Proprio quel much more, ci ha spinto a volerti ricordare, a modo nostro, tirando ancora una volta la palla a canestro.
Anche King of The Cage, in collaborazione con Officina Basket, ha voluto rendere omaggio al Black Mamba, aderendo a #OneLastShot, l’iniziativa di portata nazionale che ha visto, domenica 2 febbraio alle ore 15, la partecipazione nei campetti di tutta Italia di migliaia di appassionati.
Dopo un minuto di silenzio per Kobe e Gigi, il limpido cielo azzurro senigalliese è stato colorato dai palloncini gialloviola, liberati in aria da tutti i partecipanti. Si scende in campo, con addosso una qualsiasi cosa che ricordi la leggenda dei Lakers (la fantasia certamente non è mancata). Il cemento del Parco della Pace è stato contemporaneamente calcato dai giovanissimi cestisti in erba e dai Minors dei vari campionati regionali, un po’ più cresciutelli. Nonostante la ferita per la perdita di un caro amico sia ancora aperta, l’atmosfera è allegra: sarà l’ironia nel vedere un bambino, alto all’incirca due palle e mezzo, provare a tirare in fadeaway dal gomito, sarà la consapevolezza che l’intrinseca bellezza del gesto che sta provando ad emulare deriva da qualcosa di più grande. Esiste forse un modo più romantico per tramandare l’eredità di uno dei più grandi di tutti i tempi?